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SiWeGO: l’app che permette l’autostop dei pacchi

Il Giornale Trentino parla di SiWeGO!

Una volta c’era l’autostop, e per i pacchi c’erano le poste. Adesso c’è qualcosa che mette insieme queste due cose e le tecnologie, si chiama “SìWeGo” ed è insediato alla Manifattura. Per capire meglio come funziona, la definizione di “Blablacar delle merci” è la più azzeccata. Blablacar è quella app che, tramite Internet, permette a chi viaggia di trovare un passaggio, individuando chi fa lo stesso percorso. Lo stesso principio di base dell’autostop, solo che ti “prenoti” il passaggio prima tra chi è disponibile. Il progetto di impresa insediato a Rovereto fa proprio questa cosa, ma la applica alle merci. Si tratta infatti di una web app che mette in contatto chi spedisce i pacchi con chi li consegna. «In sintesi la nostra app – spiega Marcello Favalli, fondatore di SiWeGO – mette in contatto chi deve spedire un pacco con chi può trasportarlo, perché magari ha già programmato un viaggio nella stessa direzione. Così facendo si ottimizzano i costi logistici di spedizione e gli spazi vuoti inutilizzati di trasporto. Si fa anche del bene all’ambiente, riducendo i problemi di traffico e l’inquinamento ambientale e il rischio d’incidenti».

In pochi anni l’app ha registrato mille download e sono già una cinquantina le aziende che l’hanno utilizzata per spedire o trasportare oggetti. La piattaforma è attiva sia per smartphone che su web. Si rivolge sia agli utenti privati, persone fisiche, sia ad utenti professionisti, con licenza di trasporto, che possono condividere il proprio mezzo di trasporto e il proprio itinerario per il trasporto di beni. Il prezzo del servizio viene concordato dalle parti. Negli ultimi tempi, a causa del distanziamento sociale, il sistema messo a punto dalla startup trentina ha riscosso l’interesse anche di altre importanti multinazionali di trasporto e logistica in Italia ed Europa, e municipalità italiane per la sperimentazione del servizio all’interno dei centri storici, alleggerendo così il carico dei tradizionali furgoncini dei corrieri.

Durante l’emergenza Covid c’è poi stata una sorta di “promozione”: «Per tutto il periodo di restrizioni – precisa Favalli – abbiamo azzerato i nostri canoni, e stiamo mantenendo questa promozione proprio in vista del lancio esteso della piattaforma». M.S.


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